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Il tuo buon angelo custode vegli sempre su di te.


San Pio da Pietrelcina attorniato da bambini, dopo una Prima Comunione

Il tuo buon angelo custode vegli sempre su di te, sia egli il tuo condottiero che ti guidi per l’aspro sentiero della vita; ti custodisca sempre nella grazia di Gesù, ti sostenga con le sue mani affinché tu non dia del piede in qualche sasso; ti protegga sotto le ali sue dalle insidie tutte del mondo, del demonio e della carne. Abbi grande divozione a questo sì benefico angelo.


Come è consolante il pensiero che vicino a noi sta uno spirito, il quale dalla culla alla tomba non ci lascia mai un istante, nemmeno quando osiamo peccare. E questo spirito celeste ci guida, ci protegge come un amico, un fratello. Ma è oltremodo consolante il sapere che quest’angelo prega incessantemente per noi, offre a Dio tutte le buone azioni e opere che compiamo, i nostri pensieri, i nostri desideri, se son puri. Deh! Per carità, non dimenticare questo invisibile compagno, sempre presente, sempre pronto ad ascoltarci, più pronto ancora a consolarci.


O deliziosa intimità, o beata compagnia che l’è questa, se sapessimo comprenderla! Abbilo sempre davanti agli occhi della mente, ricordati spesso della presenza di quest’angelo, ringrazialo, pregalo, tienigli sempre buona compagnia. Apriti e confida a lui i tuoi dolori; abbi continuo timore di offendere la purezza del suo sguardo. Sappilo e fissalo bene nella mente. Egli è così delicato, così sensibile. A lui rivolgiti nelle ore di suprema angoscia e ne esperimenterai i di lui benefici effetti.


Non dir mai di essere sola a sostenere la lotta con i nostri nemici; non dir mai di non avere un’anima alla quale puoi aprirti e confidarti. Sarebbe un grave torto che si farebbe a questo messaggero celeste.


Lettera di San Pio da Pietrelcina ad Annita Rodote, 15/7/1915

Fonte: Rivista Araldi del Vangelo - settembre 2021

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