Il tuo buon angelo custode vegli sempre su di te, sia egli il tuo condottiero che ti guidi per l’aspro sentiero della vita; ti custodisca sempre nella grazia di Gesù, ti sostenga con le sue mani affinché tu non dia del piede in qualche sasso; ti protegga sotto le ali sue dalle insidie tutte del mondo, del demonio e della carne. Abbi grande divozione a questo sì benefico angelo.
Come è consolante il pensiero che vicino a noi sta uno spirito, il quale dalla culla alla tomba non ci lascia mai un istante, nemmeno quando osiamo peccare. E questo spirito celeste ci guida, ci protegge come un amico, un fratello. Ma è oltremodo consolante il sapere che quest’angelo prega incessantemente per noi, offre a Dio tutte le buone azioni e opere che compiamo, i nostri pensieri, i nostri desideri, se son puri. Deh! Per carità, non dimenticare questo invisibile compagno, sempre presente, sempre pronto ad ascoltarci, più pronto ancora a consolarci.
O deliziosa intimità, o beata compagnia che l’è questa, se sapessimo comprenderla! Abbilo sempre davanti agli occhi della mente, ricordati spesso della presenza di quest’angelo, ringrazialo, pregalo, tienigli sempre buona compagnia. Apriti e confida a lui i tuoi dolori; abbi continuo timore di offendere la purezza del suo sguardo. Sappilo e fissalo bene nella mente. Egli è così delicato, così sensibile. A lui rivolgiti nelle ore di suprema angoscia e ne esperimenterai i di lui benefici effetti.
Non dir mai di essere sola a sostenere la lotta con i nostri nemici; non dir mai di non avere un’anima alla quale puoi aprirti e confidarti. Sarebbe un grave torto che si farebbe a questo messaggero celeste.
Lettera di San Pio da Pietrelcina ad Annita Rodote, 15/7/1915
Fonte: Rivista Araldi del Vangelo - settembre 2021
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