top of page

Perché il sacerdote prega il Padre Nostro a braccia aperte durante la Santa Messa?

Celebrazione della Santa Messa nella Basilica di Nostra Signora del Rosario, Caieiras (Brasile)
Celebrazione della Santa Messa nella Basilica di Nostra Signora del Rosario, Caieiras (Brasile)

Nelle Sacre Scritture troviamo molti passi in cui alcuni uomini provvidenziali si rivolgono a Dio, in preghiera, a braccia aperte.

Durante la battaglia degli israeliti contro Amalek, per esempio, Mosè era in cima al colle a intercedere per il popolo con le braccia alzate verso il cielo. Quando il profeta «alzava le mani, Israele era il più forte, ma quando le lasciava cadere, era più forte Amalek» (Es 17, 11).


Tra i re del popolo eletto notiamo la stessa procedura: «[Salomone] si pose poi davanti all’altare del Signore, di fronte a tutta l’assemblea di Israele, e stese le mani. […] si inginocchiò di fronte a tutta l’assemblea di Israele. Stese le mani verso il cielo e disse: ‘Signore, Dio di Israele, non c’è Dio simile a te in cielo e sulla terra. Tu mantieni l’alleanza e la misericordia verso i tuoi servi che camminano davanti a te con tutto il cuore’» (2 Cron 6, 12-14).


Questo gesto caratterizza, quindi, l’anima orante che guarda verso l’alto in atteggiamento di supplica, esercitando il ruolo di interceditrice presso Dio, e può indicare anche un’esclamazione di angoscia o un’espressione di lode e gratitudine. Infine, i Santi Padri paragonano l’abitudine di elevare le braccia alla posizione di Nostro Signore Gesù Cristo inchiodato alla Croce per salvare l’umanità.

Avendo presente questo, la Santa Chiesa ha conservato questa usanza durante la recita del Padre Nostro nella Santa Messa. Il sacerdote eleva le braccia per simboleggiare il carattere di intercessione che la sua preghiera possiede, facendo risplendere in modo mirabile la maternalità della Chiesa: così come Cristo è stato intercessore per gli uomini sul Calvario, essa intercede per i fedeli presso il Redentore, nella Liturgia.

Comments


bottom of page