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Maria nel cuore del Molise

Aggiornamento: 1 giorno fa




Nel cuore del Molise, le comunità di Castelmauro, Casacalenda e Lucito hanno vissuto giorni di grazia e commozione accogliendo la Statua pellegrina della Madonna di Fatima, accompagnata dagli Araldi del Vangelo. Una missione mariana che, ancora una volta, ha ricordato con forza il messaggio celeste del Cuore Immacolato di Maria: penitenza, preghiera e conversione.


L’arrivo della Madonna, accolto con fiaccolate solenni e canti mariani, ha coinvolto l’intera popolazione in un clima di devozione e raccoglimento. Autorità civili e religiose si sono unite in preghiera: presenti i parroci delle comunità ospitanti, tra cui, P. Maria Coin, P. Ignatius Sustin Savarimuthu, il vicario foraneo Don Stefano Chimisso, anche Don Luigi Mastrodomenico e Don Luigi Abid, e la partecipazione straordinaria di Mons. Claudio Palumbo, Vescovo di Termoli-Larino, che ha presieduto una delle celebrazioni più significative. A Lucito, la Santa Messa è stata celebrata da Rev. P. Zenon Hanas SAC, Rettore Generale dei Padri Pallottini, segno dell’universalità e solennità della visita.


In seguito a questo momento di grande spiritualità, desideriamo esprimere il nostro sincero ringraziamento ai Padri Pallottini per l’ospitalità straordinaria e la calda accoglienza che ci hanno riservato. La vostra generosità e disponibilità hanno reso questa missione mariana ancora più piena di grazie e benedizioni.


Le forze dell’ordine, rappresentate con onore dai Carabinieri, hanno presenziato a diversi momenti pubblici, testimoniando il legame profondo tra la comunità e i valori cristiani.


Cuore della missione sono stati i più giovani e i bisognosi: i bambini delle scuole hanno accolto la Madonna con canti e preghiere, così come i malati e gli anziani, visitati personalmente dalla statua sacra. In ogni casa di riposo, nelle scuole, nei centri di assistenza, si è percepita la carezza materna della Vergine, che consola, illumina e richiama al cielo.

Non sono mancate le catechesi per famiglie e giovani, la recita dell’Angelus, l’adorazione eucaristica e la preghiera della Divina Misericordia. La conclusione di ciascuna giornata è stata sigillata dal canto della “Buonanotte a Maria”, semplice e dolce affidamento serale che ha unito i cuori nella stessa invocazione filiale.


L’intera missione si è conclusa con la consacrazione delle comunità a Gesù per le mani di Maria, segno visibile dell’abbandono fiducioso nelle mani della Madre celeste. In tempi inquieti, la presenza della Madonna è stata un faro luminoso, un segno tangibile di speranza. Come promesso a Fatima, il Cuore Immacolato di Maria trionferà, e queste giornate sono state un piccolo, ma significativo anticipo di quel trionfo celeste.




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